VEGHELLA # 1 … i sarcofagi e l’olio d’oliva

Vivi nell’antico Egitto, sei ricco, crepi e i tuoi parenti mettono nel sarcofago degli oggetti e/o cibarie che accompagneranno la tua anima nel percorso verso non so cosa.
L’usanza era questa vero? Non distraetemi dicendo che mettevano dentro del mangiare nel caso si venisse seppelliti ancora vivi, non ditemelo perché potrei crederci, io ho fiducia nel prossimo!
Ecco, chiamiamo ipoteticamente la lista di questi oggetti “My sarcophagus wishlist” oppure “The top five in my sarcophagus”, sì ecco facciamo una lista di 5 cose che vorrei i miei cari mi lasciassero vicine. Pensarci non è facile ma un tentativo lo posso fare…mumble mumble…elenco in ordine SPARSO:
* stick protezione totale,  perché mi è venuta fuori una macchietta a causa del sole che odio (il sole, non la macchietta…lei poverina è anche simpatica, l’ho battezzata Filippa) e quindi estate autunno inverno primavera devo mettere lo stick

* la vestaglia fluffa, morbida come poche altre, quando la indosso con il pijama di pile poi … sembro un “popple”
* le caramelle allo zenzero, preferirei lo zenzero candito ma lo finirei in pochissimo tempo, invece le caramelle essendo zenzerissime riescono a durare di più! In inverno le uso quando non bevo abbastanza acqua…2 di quelle e ho subito sete di mezzo litro d’acqua!
* una radio, non lasciatemi senza musica vi prego
* e….un barattolo di Veghella!

La Veghella non è altro che la versione vegan e casalinga della crema spalmabile al cacao e nocciole. Ce ne sono mille di versioni e io ero lì lì per pubblicare la mia quando Rossella mi ha detto un gelido pomeriggio di questo inverno “Ti porto un barattolo della mia Veghella”. Ho aspettato qualche settimana ad aprire il  barattolo che lei diligentemente aveva messo sottovuoto, volevo sfruttarla per un qualcosa di speciale. Poi quando finalmente è arrivato il momento ICS e l’ho potuta assaggiare ho preso il calendario e invece di San Eusebio quel giorno ho scritto a penna Santa Rossella! Buonissima!

Un’ultima cosa prima di tuffarci a capofitto nel vasetto! Sempre tramite Rossella, cuore pulsante di PUGLIA VEGANA (Blog, FacciaLibro) ho comprato un ottimo olio extravergine d’oliva biologico certificato Bioagricert  direttamente dal produttore ad un buonissimo prezzo vista la qualità. Skippando tutta la filiera che oltre ovviamente ad un aumento di prezzo sarebbe anche inquinante. Passando da Puglia Vegana il produttore darà parte del ricavato a Puglia Vegana che si occupa di diffondere la cultura vegan e antispecista.
Morale: noi ci compriamo un buon olio bio e indirettamente senza altri sforzi aiutiamo del sano attivismo!

Ora torniamo alla nostra Veghella!
INGREDIENTI:
* 75 gr di nocciole polverizzate
* 150 gr di cioccolato fondente
* 150 gr zucchero di canna polverizzato col frullatore ad immersione
* 150 gr di latte di soia (o comunque vegetale)
PREPARAZIONE:
Mettere in una casseruola dal fondo pensante (se possibile) tutti gli ingredienti, aggiungere il latte e a fuoco lento mescolare fino a sciogliere tutto lo scioglibile.
Cuocere fino che otterrete la consistenza desiderata.
Per creare il sottovuoto basta invasettare la Veghella ancora bella calda, avvitare il tappo, capovolgere e per un “mistero della fede” culinaria si formerà il sottovuoto!

Il sottovuoto in questione è comodo per fingere di voler tenere la Veghella nella proprio dispensa per molto tempo senza mangiarla, tanto sappiamo che è solo una cosa formale e che la finiremo in quanttroqunttrotto! ^_^

Concludo lasciando in sospeso 2 cose:
1- musica di suspance perché nel prossimo post vi farò vedere  l’uso e il consumo della Veghella
2- la vostra “sarcophagus wishlist”, cosa vorreste portarvi nell’al*di*là????