NATALE VEGAN FUORIPORTA e . . . la mia prima doggy bag

Complice il fatto che i genitori*QB stranamente quest'anno non volevano passare il natale in casa e che il mio braccio non è ancora altop per spadellare ore intere in cucina come una dannata, quest'anno a natale famiglia*QB ne se è andata al ristorante.
La storia inizia così: Cesca con occhi a pesce palla ha appena ricevuto la notizia, quest'anno si va al ristorante . . . ma dove????? Scruta il vuoto con uno sguardo che ricorda lo sguardo di una statua del museo delle cere di serie B quelle venute male un po' deformi, e dopo qualche minuto di esitazione si fionda nella "rete" cercando un posto VEG per il pranzo del 25 dicembre.
Niente da fare, tutti chiusi. Allora scatta il piano B: trovare un posto vegan*friendly nel quale posso trovare un menù alternativo per le mie fauci. E badate ben, non intendo un post del tipo "sì certo va bene signorina, le possiamo fare della pasta al pomodoro . . . poi una bella insalata  . . ." pretendevo di avere anche io un trattamento da festa (per quanto io il natale non lo festeggi da quando guardavo Occhi Di Gatto) il mio orgoglio mi imponeva un certo tipo di livello, eccheccacchio. . .

Grazie a Silvia ho avuto una soffiata: c'è un posto non vicinissimo a tana*QB, ambiente carino, dove la cucina offre una varietà di buonissimi piatti vegan che poteva esser la soluzione dei miei problemi.
Quindi mi sono rituffata nella "rete". Trovato! Non è vicinissimo ma per una volta si può fare, qualche scambio di mail con Michela per avere un'anteprima del menù e il nostro pranzo di natale è stato prenotato presso OSTERIA FUORIPORTA a Gianico (in provincia di Brescia, più precisamente in Valle Camonica abbastanza vicino al Lago d'Iseo).

Vorrei raccontarvi qualcosa di questo locale perchè noi siamo rimasti molto impressionati, positivamente. . . si intende.
L'Osteria Fuoriporta è, in ordine sparso: ristorante tradizionale, ristorante Ristohsawa (vegan e bio), pizzeria (offre anche impasti di kamut e di farro) , negozio bio (nel quale trovate anche i prodotti di loro produzione dal nome Bio Leggero), corsi di cucina naturale, corsi di ballo e forse mi sto dimenticando dell'altro . . . (e no, la mia non è una marchetta : ))))  )

Ve lo dico subito: noi ci torneremo . . .
L'AMBIENTE, sebbene sia molto ampio, suddiviso da pareti e scaffali (con i prodotti bio in vendita) trasmette un'atmosfera accogliente. La CUCINA è veramemte soddisfacente, saporita, sana e con delle buone porzioni. Il SERVIZIO è attentissimo, presente e disponibile a spiegare i sapori serviti nelle varie portate ma non asfisiante. Il PREZZO è nella media ma dato che il locale offre veramente cibo ottimale, vi assicuro che il rapporto qualità*prezzo è vantaggioso (il meù natalizio dall'antipasto al caffè è costato 38 €).

Siamo stati accolti da un buffet di tartine e stuzzichini vari (vegan per me) con aperitivo di frutta analcolico per poi sederci al nostro tavolo dove ci aspettava un cesto di pane super (ai semi di papavero, vedi foto su, ai semi di lino, ai semi di girasole e alle olive) e iniziare a gustare:

ANTIPASTO 1:
Rotololini di affettato vegetale con crema di soia e trito di olive verdi
Alghe hijiky marinate con tofu.
Salsa all'avocado con tacos

ANTIPASTO 2:  
Sfoglia con funghi porcini
Tortino alle verdure

PRIMO 1:
Gnocchetti di patate con salsa di pistacchi (dovrò rifarli assolutamente)

PRIMO 2:
Risotto al tartufo

DOLCE:
Dolce artigianale con crosta croccante di farro e farcitura di mele, pinoli, mandorle e uvetta. Servito con cioccolato fondente fuso e rum.

Scommetto che avete assunto una faccia stranita e state dicendo "QB aspetta un attimo, ti hanno fregata, non hai mangiato il secondo...."

 . . . Bestioline è successo l'impossibile, l'insuccedibile, il fantascientifico, si è avverata la profezia Maya . . .ERO TROPPO PIENA PER MANGIARE TUTTO. Non mi era mai successo, ma non potevo far finta di niente e allora ho chiesto di incartarmi i 2 secondi . . .così sono tornata a casa con LA MIA PRIMA DOGGY BAG : )

Scrivevo l'altro giorno su FB che chiamarla DOGGY BAG fa proprio figo, moderno, cosmopolita ma alla fin fine è la stessa cosa che faceva mia nonna quando si andava al ristorante per le grandi occasioni (matrimoni, natale, pasqua...): si portata da casa la borsina con tanto di contenitori di plastica e trafficando di nascosto sotto il tavolo riempiva le scatoline con quello che non riusciva a mangiare al momento. Ma con zero vergogna, oggi che siamo nel 2012, possiamo tranquillamente chiedere di farci un cartoccio da asporto. Io  per lo meno, se fossi cuoca, ne sarei lusingata : )

Ora vi svelo cosa erano i SECONDI:

Seitan in umido con polenta

Grano in crosta di mais su crema di piselli.

Perdonatemi se poi a casa non li ho fotografati ma appena abbiamo iniziato ad assaggiarli (con le mani ovviamente, come per ogni resto freddo della festa) è iniziata una buffa (a tratti inquietante) scenetta:

QB guarda il seitan e dice "oddio ho scambiato la mia vaschetta con quela dei miei, è carne guardala.... UomoAlfa sospettoso si offre di assaggiare per primo . . .buonooooo . . . assagio anche io, non vi dico la bontà sebbene fosse freddo, e stessi mangiando in pijama in piedi in cucina . . .poi UomoAlfa "noooooo è carneeeeeee" io mollo la presa spaventata, ma dopo riassaggio e no, era TROPPO BUONO PER ESSER CARNE quello era del fantastico seitan!!!! Con polenta e patate al forno.

So che magari non mi credete ma . . . la stessa scena si è ripetato con il grano in crosta, dopo il primo boccone ho urlato dalla paura, sembrava una cotoletta °_° ma anche in questo caso . . . era troppo buono per esser carne. . .

Questo è quanto, anche questo natale è passato, spero anche il vostro sia stato di pace.

Ci sentiamo presto per accogliere il nuovo anno. . . VEGAN!